#TailoredTip — Il metodo Konmari, ovvero piegare le mutande ti renderà felice (si eh?) Novembre 23, 2015 – Pubblicato in: Uncategorized
Domenica scorsa ho trovato in edicola questo libro, del quale già avevo sentito parlare in giro: “Il magico potere del riordino — il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita”, di Marie Kondo. L’autrice è una giovane giapponese che ha dedicato la vita all’arte del riordino, sviluppando un metodo che ha preso il nome di metodo Konmari. Se pensate che sia follia sappiate che:
- Sono d’accordo con voi, è follia!
- L’autrice ha più di 13mila follower su Twitter
- Ha venduto oltre 4 milioni di copie: una è la mia
Detto questo, oggi è lunedì ed è il giorno del #TailoredTip, non del papello-stile-tesi-di-laurea, perciò cerco di farvela molto molto breve, riassumendovi le cose che mi sono piaciute del metodo Konmari e quelle che invece non mi hanno convinta.
Cose “Yeah!”
- Mai più cambio di stagione! L’autrice suggerisce di organizzare tutto quello che possediamo per categorie, semplificandole al massimo e tenendole tutte insieme. Parlando di vestiti quindi: tutte le magliette insieme, tutte le giacche, tutti i pantaloni… Questo vuol dire ovviamente tenere assieme capi estivi e invernali, quindi mai più cambio di stagione!
- Ho riscoperto vestiti che non “vedevo” da anni e trovato nuovi abbinamenti. Dovendo tirare fuori tutto dall’armadio e dalla cassettiera per riordinare, ho rivisto capi dei quali mi ero scordata, perché magari erano finiti sul fondo del cassetto e mi sono venuti in mente nuovi modi di abbinarli a cose che ho.
- Butta via le cose che non ti rendono felice: è inutile circondarsi di cose che non ci piacciono, che teniamo perché “forse un giorno potrebbe servirmi” o — peggio — “forse un giorno potrei rientrarci”. Se un vestito non ti fa sentire bellissima quando lo indossi, buttalo! Parlo di vestiti perché io ho iniziato da una settimana con quelli e ancora non ho finito, ma il concetto di applica a tutti gli oggetti che hai in casa.
- Non dirlo a mamma! Marie Kondo conosce mia madre, perché scrive che teme “l’arrivo di quell’esperto di riciclo che risponde al nome di mamma”. In effetti ai genitori potrebbe venire un colpo: buttare via le cose può dare loro la sensazione di spreco, può far venire l’ansia perché “come farai senza X, Y e Z?!?” e potrebbe spingerli a recuperare cose che non gli servono dal mucchio, solo per “salvarle”.
- Butta e compra in base al tuo ideale di vita. “Un determinato oggetto ti rende felice? Corrisponde al tuo ideale di vita?” Queste sono le domande che dovremmo farci prima di buttare una cosa che abbiamo o di acquistarne una nuova. Io ad esempio, guardando l’armadio della biancheria da casa, ho capito che mi piacciono solo le lenzuola bianche. Magari ricamate, oppure con una texture, ma assolutamente bianche e mi sono ripromessa, d’ora in poi, di comprarle solo così.
Cose “Bah”
- L’aspetto life changing. Siamo tutti d’accordo che vivere in un ambiente pulito e ordinato sia meglio rispetto al caos, ma definire “magico” un metodo per mettere in ordine i cassetti, dire che ti cambierà la vita, che dopo aver messo a posto capirai cosa vuoi davvero nella vita, che scatenerai un cambiamento radicale che toccherà le tue emozioni…. mi sembra tutto un po’ eccessivo. Parliamo di piegare le mutande e metterle in ordine cromatico nel cassetto, non dei massimi sistemi.
- Buttare libri e ricordi. Qui mi prende male. Malissimo. Libri e ricordi (lettere, fotografie, ecc.) non sono cose che si buttano, secondo me, a meno che non vogliate eliminare le prove!
- L’animismo. Secondo la Kondo dovremmo ringraziare gli oggetti che svolgono per noi una funzione, perché sono dalla nostra parte e amano rendersi utili. Qualcosa del genere: “Caro maglione, grazie di avermi tenuta calda tutto il giorno. Adesso riposati”. Ecco, anche no.
Se vi ho fatto venire la curiosità di approfondire il metodo Konmari, ecco un paio di link a video che mostrano come piegare i capi più semplici: maglie e magliette e i pantaloni. Se invece volete acquistare il libro, lo trovate qui, anche in versione Kindle.
A questo punto potreste chiedermi cosa c’entri tutto questo con la bellezza e io potrei rispondervi con riflessioni zen sul bello del vuoto e del minimalismo…oppure dirvi di andare a dare un’occhiata all’armadietto del bagno e al cassetto del make up e dirvi di buttare almeno i prodotti scaduti! Tanto lo so che ne avete…. 🙂
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